A me non dispiace anzi devo dire che e’ molto piu bello dell’attuale FT950 di cui personalmente credo prenderà il posto
Categoria Ham radio
Nuovi apparati radioamatoriali ICOM IC-7100 e YAESU-FTM400D
Grandi novità con l’arrivo dell’autunno dedicate ai radioamatori; si tratta di due nuovi ricetrasmettitori di casa ICOM e Yaesu. Per quanto riguarda la ICOM si tratta del modello ICOM IC-7100, un apparato quadribanda HF+50+144+430 MHZ D-STAR che copre anche la gamma dei 4m. Per ora sono solo rumors e non si conosce ne la data di rilascio ne tantomeno il prezzo.
Queste le principali caratteristiche:
All mode incluso D-STAR
Frontalino separabile con touch screen
Potenza di uscita: HF (100W) – 50MHz (100W) – 70MHz (50W) – 144MHz (50W) – 430MHz (35W)
Filtri DSP in media frequenza
Stabilita’ in frequenza +- 0.5 ppm
Per quanto riguarda invece la casa Yaesu, il nuovo modello si chiama Yaesu FTM-400D, questa volta parliamo di un ricetrasmettitore veicolare bibanda digital FDMA e Bluetooth.
Anche in questo caso non si conosce ne la data di rilascio ne tantomeno il prezzo.
Constructing a Tape Measure Yagi Antenna
For Hidden Transmitter Hunting or Fox-Hunting
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Parts List
Tools required
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Step 1 Cut an 11 1/2 inch, a 7 inch, and two 5 inch pieces of PVC pipe. Before cutting the pipe, it might be helpful to measure and mark the length using a sharpie black marker. |
Step 2 Glue an end cap on each 5 inch (short) pipe. |
Step 3 Glue the two long pipes together using a cross connector (as pictured). |
Step 4 Glue the two remaining cross connectors on to each end of the assembly from step 3. Make sure to align the cross connectors. An easy way to align the connectors is to place them on a flat surface before the glue sets and twist them to be flat with the surface. |
Step 5 Glue the two short pieces with end caps to each end of the assembly from step 4. |
Step 6 Cut four pieces from the inexpensive tape measure: 41 3/8 inch, 35 1/8 inch, and two lengths of 17 3/4 inchs. Be careful not to cut yourself on the sharp corners or ends. Apply short pieces of black tape on each long section, and on only one end of the two shorter pieces. This is for protection from the sharp edges. |
Step 7 Attach the longest (41 3/8 inchh) piece of tape rule to the cross connector closest to the center cross connector. It will be helpful to mark the center point (20 11/16 inches) with a black sharpie marker. Position the tape over the cross connector, so the curve of the tape rule is similar to the curve on the cross connector. Center and secure the element with hose clamps on each side as pictured. Attach the next longer element (35 1/8 inch) to the cross connector at the other end of the boom in a similar fashion. |
Step 8 Prepare the hairpin tuning match by bending it into a “U” shape about 3/4 inch wide and tinning the ends of the wire. |
Step 10 Scrape about 1/4 inch of paint off of the two remaining pieces of tape rule from the untaped ends. Tin the bare areas, then attach the hairpin match and coax wire. |
Step 11 Next attach this assembly to the boom using two hose clamps (as pictured below). |
Step 12 Secure the coax wire to the boom with a zip tie or black tape. The antenna is now ready to use. |
Construction plan written and photographed by Tom Niderost, K4TMN |
MIZUHO MX SERIES
If there is one Mizuho radio most QRPers are familiar with it’s probably the MX series SSB/CW HF handhelds, though not everyone knows them by that name. The two watt HF and one watt VHF versions introduced in 1983 and were produced until 2002, a total of 19 years, making the Mizuho MX series handhelds probably the rigs which lasted longest on the market of any ham transceivers ever produced. As a whole, the MX or Pico transceivers were in production for 21 years. If you don’t know them under the Mizuho name, perhaps you’ve seen them as the AEA DX-Handy or with Santec’s JIM nameplate. Models have been made for every band from 80m up through 2m including 12m and 17m. Only 30m has been excluded. The MX series remain popular with QRPers the world over.
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FEITONG FT 808 primo apparato HF Cinese
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Brevi cenni su cos’è l’APRS
L’APRS (Automatic Position Reporting System)
è un sistema di radiolocalizzazione sviluppato da Bob Bruninga nei primi anni ’90 basato sulla trasmissione di segnali radio a pacchetti (packet radio) usato dai Radioamatori. Permette la ricezione/trasmissione di informazioni sulla posizione, velocità, direzione, status operativo, ecc.. di stazioni radioamatoriali (fisse o mobili), con la posibilità di visualizzare tali dati in tempo reale su mappe digitali (di pc o navigatori GPS) sottoforma di icone, relative alla posizione delle stazioni stesse o ad altri eventi segnalati dai radioamatori, quali ad esempio: situazioni di emergenza, incidenti stradali, allerta civile, ed altro; oppure segnalazioni di tipo metereologico (con relative indicazioni di pressione atmosferica, direzione del vento, temperatura, ecc..). Le stazioni vengono solitamente rappresentate dall’icona di un veicolo (auto, camion, moto, natante, ecc..) se operano da postazioni mobili, oppure dall’icona di stazione base (una casetta, una tenda per campeggiatori, sede protezione civile, stazione meteo, ecc..) se operano da stazione fissa. Con l’avvento della rete internet l’ APRS non è più un sistema locale legato esclusivamente alle trasmissioni radio, ma un sistema globale che opera a livello mondiale tramite servers sparsi in tutto il mondo.
Tali informazioni sono reperibili anche a questo indirizzo: http://it.aprs.fi/Kenwood TM-D700. Una delle prime radio integrate con il sistema APRS
Echolink
Dettaglio del sistema di connessione utilizzato dal software Echolink
Scopo di questo articolo è quello di descrivere un po’ più nel dettaglio il meccanismo di networking che si cela dietro al software Echolink. Per far ciò saranno utilizzate anche delle immagine appositamente realizzate.
Innanzitutto poniamoci dalla parte del radioamatore che utilizza questo sistema via radio. Come primo passo ci si pone in ascolto sulla frequenza utilizzata dal gateway radio-Internet che si desidera utilizzare. Se non ci sono collegamenti in corso, si possono iniziare a trasmettere i toni numerici corrisipondenti al codice numerico associato alla stazione remota a cui vogliamo collegarci (ripetitore, link isofrequenza o stazione individuale). Il codice numerico, generalmente è di 4 o 5 cifre e viene associato al nominativo della stazione al momento in cui riceve l’accesso al sistema. Questa situazione è descritta nella figura 1:
Questo segnale viene ascoltato dalla stazione gateway radio-Internet che, attraverso un’apposita interfaccia, lo preveleva dall’ “uscita audio” dell’apparato radio e provvede ad inviarlo al computer per la decodifica, attraverso un collegamento via porta seriale (RS-232). Questa situazione è descritta nella figura 2:
Il computer, a sua volta, controlla nel proprio database se tale codice numerico corrisponde ad una stazione in quel momento collegata al sistema Echolink. Tale database è costantemente aggiornato attraverso un collegamento Internet verso uno dei server principali a cui fa riferimento l’intero sistema. Questi server sono in ascolto sulla porta 5200 (protocollo TCP) ed inviano ai client che ne fanno richiesta, i dati delle stazioni che si sono collegate, disconnesse, rese disponibili per nuovi collegamenti o occupate in altre conversazioni. Senza questi server sarebbe impossibile conoscere, in tempo reale, la situazione dell’intero sistema (cfr. figura 3):
Se il codice numerico decodificato dal computer del gateway locale corrisponde al nominativo di una stazione in quel momento attiva sul sistema, inizia un tentativo di collegamento verso l’indirizzo IP del computer della stazione remota. Per realizzare questa connessione si sfrutta sempre il protocollo TCP sulla porta 5200 (cfr. figura 4):
Se la stazione remota è libera, ovvero non è collegata a sua volta ad altre stazioni, invia questo dato al computer della stazione gateway locale. Dalla scheda audio del computer gateway locale parte una comunicazione audio che, passando attraverso l’interfaccia RS-232, arriva all’apparato radio. L’apprato radio, a sua volta, trasmetterà un segnale di collegamento stabilito o rifiutato a seconda della situazione (cfr. figura 5):
Infine viene stabilito il doppio canale di collegamento vocale fra i due gateway, attraverso il protocollo UDP sulle porte 5198 e 5199. Tutti i segnali audio ascoltati sulle frequenze dei rispettivi gateway saranno digitalizzate attraverso la scheda audio e inviati via Internet al gateway corrispondente (cfr. figura 6).
Si è scelto di utilizzare il procollo UDP per motivi di velocità nel trasferimento dei pacchetti: infatti questo protocollo, a differenza del TCP, non necessita della conferma che un pacchetto sia correttamente arrivato a destinazione (ACK) e di conseguenza se qualche frammento andasse perduto non si perde tempo nel controllare e chiedere una nuova trasmissione. Alla luce di quanto finora descritto, è facile concludere che il software potrebbe non funzionare se si frappone un programma di “Personal Firewall” per proteggere il proprio sistema operativo da accessi non autorizzati provenienti da Internet. In questo caso si ricorda che il corretto funzionamento del software Echolink è possibile solo se sono applicate le seguenti regole:
- viene aperta nei due sensi (IN/OUT) la porta 5200 protocollo TCP;
- viene aperta nei due sensi (IN/OUT) la porta 5198 del protocollo UDP;
- viene aperta nei due sensi (IN/OUT) la porta 5199 del protocollo UDP
Download dal sito ECHOLINK.ORG
Interfaccia universale scheda audio PC – radio
Caratteristiche
L’interfaccia qui presentata consente di collegare facilmente alla scheda audio del PC tutte quelle radio che non sono dotate di un apposito connettore, soprattutto i portatili, con la massima sicurezza di funzionamento. Si possono quindi utilizzare i vari programmi esistenti per poter fare packet, decodificare i vari modi digitali, ricevere le immagini meteo e quanto altro è oggigiorno disponibile. L’uso di questa interfaccia non è indispensabile, ma isolando completamente il PC dalla radio evita l’insorgere di eventuali problemi di accoppiamento.
Schema elettrico
Guardando lo schema si trova il connettore per il segnale audio proveniente dal PC (line out scheda audio), la connessione per questo segnale si esegue con un connettore jack stereo da 3.5mm da inserire nella scheda audio, utilizzare uno qualunque dei canali destra o sinistra. L’ampiezza del segnale può essere regolata a piacimento mediante il trimmer da 10kohm. Il trasformatore d’isolamento audio provvede a far transitare il segnale verso la radio senza che vi sia alcun collegamento elettrico diretto, quando il contatto del relé è attivato dal PTT l’audio raggiunge l’ingresso microfono della radio.
Seguono i contatti per l’alimentazione necessaria al circuito che deve essere fornita da un alimentatore stabilizzato a 12V di almeno 100mA, l’accensione del circuito è indicata dall’apposito led.
Il comando del PTT è fornito dal PC attraverso la porta seriale (utilizzare un connettore DB9 femmina), che viene controllata dal programma in uso. Verificare che la linea di uscita utilizzata dal programma sia la RTS (pin 7) o all’occorrenza cambiarla. La piedinatura della seriale si riferisce al connettore a 9 pin. Il PC porta in conduzione il transistore (il led di base si accende) che attiva il relé, in tal modo il contatto PTT della radio viene portato a massa commutando in trasmissione. Se la radio non prevede un apposito ingresso per il PTT ma il controllo avviene attraverso la stessa linea microfono, collegare insieme con un resistore (generalmente di 2.2kohm) le linee mic e PTT. In ogni caso la presenza del relé consente di adottare tutte le possibili configurazioni di PTT senza problemi di compatibilità, è sufficiente consultare il manuale della radio e adattare il circuito di conseguenza.
Più in basso si trova l’ingresso audio al PC (line in o ingresso microfono scheda audio), al quale giunge il segnale ricevuto dalla radio. Il circuito è analogo al precedente uscita audio, anche in questo caso il trimmer permette di regolare il livello del segnale in transito verso il PC. Nel caso d’ingresso line in si possono collegare insieme i due canali destra e sinistra, ricordare comunque che alcuni programmi prendono l’audio da uno solo dei due.
Realizzazione
I componenti da utilizzare sono pochi, pertanto è consigliata la realizzazione con basetta millefori. Prestare attenzione alle connessioni con il PC e la radio, utilizzando preferibilmente cavetto audio schermato. Naturalmente fare riferimento al manuale della radio per le connessioni che la riguardano. Prestare attenzione a mantenere scollegate tra di loro la massa di alimentazione e del PC da quella della radio in modo da garantire l’isolamento tra le parti. Le varie masse sono ben identificate nello schema.
L’unico componente più difficile da reperire è il trasformatore d’isolamento audio, è del tipo utilizzato in modem ed apparecchi telefonici, potrete ordinarlo da cataloghi di elettronica, va bene un modello qualunque.
Per quanto riguarda il relé, non essendoci in gioco grandi potenze, è preferibile utilizzare un tipo in miniatura riducendo così l’ingombro dell’interfaccia.
Piano ripartizione frequenze
Quelle sotto elencate sono le bande di frequenze utilizzabili per il servizio di radioamatore in Italia, secondo quanto stabilito dal piano delle frequenze (“bandplan”)
BANDA DI FREQUENZE | BANDA | STATUTO DI SERVIZIO |
GESTORE | UTILIZZAZIONI | NOTE |
135,700 – 137,800 kHz | 2200 m | Secondario | MC MD | (9) | Max 1 W e.r.p. |
1,830 – 1,850 MHz | 160 m | Esclusivo | MC | ||
3,500 – 3,800 MHz | 80 m | Secondario | MC | + Sat | (1) |
7,000 – 7,100 MHz | 40 m | Esclusivo | MC | + Sat | (1) |
10,100 – 10,150 MHz | 30 m | Secondario | MC | (1) | |
14,000 – 14,250 MHz | 20 m | Esclusivo | MC | + Sat | (1) |
14,250 – 14,350 MHz | 20 m | Esclusivo | MC | (1) | |
18,068 – 18,168 MHz | 17 m | Esclusivo | MC | + Sat | (1) |
21,000 – 21,450 MHz | 15 m | Esclusivo | MC | + Sat | (1) |
24,890 – 24,990 MHz | 12 m | Esclusivo | MC | + Sat | (1) |
28,000 – 29,7000 MHz | 10 m | Esclusivo | MC | + Sat | (2) (8) |
50,000 – 51,000 MHz | 6 m | Secondario | MD | ||
144,000 – 146,000 MHz | 2 m | Esclusivo | MC | + Sat | (1) |
430,000 – 433,000 MHz | 70 cm | Secondario | MC | ||
433,000 – 434,000 MHz | 70 cm | Secondario | MC | ||
435,000 – 436,000 MHz | 70 cm | Primario | MC | + Sat | |
436,000 – 438,000 MHz | 70 cm | Secondario | MC | Solo via satellite | |
1.240,000 – 1.245,000 MHz | 23 cm | Secondario | MC | ||
1.267,000 – 1.270,000 MHz | 23 cm | Secondario | MD | + Sat | (3) |
1.270,000 – 1.298,000 MHz | 23 cm | Secondario | MC | ||
2.300,000 – 2.440,000 MHz | 13 cm | Secondario | MC | (4) | |
2.440,000 – 2.450,000 MHz | 13 cm | Secondario | MC | + Sat | (4) |
5.650,000 – 5.670,000 MHz | 5 cm | Secondario | MC | + Sat | |
5.760,000 – 5.770,000 MHz | 5 cm | Primario | MC | (4) (5) (7) | |
5.830,000 – 5.850,000 MHz | 5 cm | Secondario | MC | + Sat (s-T) | (4) (6) |
10,300 – 10,450 GHz | 3 cm | Secondario | MC | ||
10,450 – 10,500 GHz | 3 cm | Secondario | MC | + Sat | |
24,000 – 24,050 GHz | 15 mm | Esclusivo | MC | + Sat | (4) (7) |
47,000 – 47,200 GHz | 7 mm | Esclusivo | MC | + Sat | |
75,500 – 76,000 GHz | 4 mm | Primario | MC | + Sat | |
76,000 – 78,000 GHz | 4 mm | Secondario | MC | + Sat | |
78,000 – 79,000 GHz | 4 mm | Secondario | MC | + Sat | |
79,000 81,000 GHz | 4 mm | Secondario | MC | + Sat | |
122,500 – 123,000 GHz | 2,5 mm | Secondario | MC | ||
134,000 – 136,000 GHz | 2,2 mm | Primario | MC | + Sat | |
136,000 – 141,000 GHz | 2,2 mm | Secondario | MC | + Sat | |
241,000 – 248,000 GHz | 1,2 mm | Secondario | MC | + Sat | |
248,000 – 250,000 GHz | 1,2 mm | Esclusivo | MC | + Sat | |
oltre 275,000 GHz | (non attribuita) | MC MD | sperimentazione libera |
NOTE
MC = Ministero delle Comunicazioni
MD = Ministero della Difesa
Sat = satellite
Sat (s-T) = satellite (spazio-Terra)
Sat (T-s) = satellite (Terra-spazio)
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Alfabeto ICAO
L’alfabeto fonetico internazionale ICAO (chiamato anche NATO o ITU) ha un uso simile all’alfabeto telefonico che si usa quotidianamente (es. G come Genova, M come Milano, R come Roma, U come Udine etc.) e serve ad evitare fraintendimenti nelle trasmissioni, quando lettere diverse hanno una pronuncia simile. Questo è tanto più vero quando gli operatori parlano lingue diverse.
Tutti i nominativi di stazione sono pronunciati come lettere fonetiche.
A B C D E F G H I J K L M |
Alpha Bravo Charlie Delta Echo Foxtrot Golf Hotel India Juliet Kilo Lima Mike |
N O P Q R S T U V W X Y Z |
November Oscar Papa Quebec Romeo Sierra Tango Uniform Victor Whiskey X-ray Yankee Zulu |
Per i numeri, la convenzione ITU di Atlantic City nel 1947 ha stabilito ufficialmente la seguente pronuncia fonetica:
numero | fonetico | pronuncia |
0 | Nadazero | nada-zero |
1 | Unaone | una-uan |
2 | Bissotwo | bisso-tuu |
3 | Terrathree | terra-tri |
4 | Kartefour | carte-four |
5 | Pantafive | panta-faiv |
6 | Soxisix | socsi-sics |
7 | Setteseven | sette-seven |
8 | Oktoeight | octo-eit |
9 | Novenine | nove-nain |
È comunque pratica comune pronunciare i numeri in inglese, nelle comunicazioni internazionali, e in quelle italiane li si pronuncia direttamente in italiano.
Oltre all’alfabetico fonetico ufficiale, esistono fra i radioamatori delle alternative fonetiche “ufficiose”, che talvolta si mischiano con quelle ufficiali. Ecco ad esempio quelle americane odierne (usate talvolta anche da radioamatori italiani, specialmente con l’uso della parola Italia per indicare la lettera I nei nominativi):
America/Amsterdam | Japan | Tokyo/Texas |
Boston/Baltimore/Brazil | Kilowatt/Kentucky/King | United/Uruguay |
Canada/Chile | London/Luxembourg | Victoria/Venezuela |
Denmark | Mexico/Montreal | Washington |
England/Egypt | Norway/Nicaragua | Yokohama |
France/Finland | Ontario/Ocean | Zanzibar |
Germany/Geneva/Greece | Pacific/Portugal | |
Honolulu/Hawaii | Radio/Romania/Russia | |
Italy | Santiago/Spain/Sweden |
Gli statunitensi, fino al 1948, usavano ufficialmente l’alfabeto ARRL (American Radio Relay League), simile a quello della Western Union, di cui si sentono ancora tracce nell’etere:
Adam | John | Susan |
Baker | king | Thomas |
Charlie | Lewis | union |
David | Mary | Victor |
Edward | Nancy | William |
Frank | Otto | x-ray |
George | Peter | young |
Henry | queen | zebra |
Ida | Robert |